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Cornuto con lei ubriaca


di Jod74
03.06.2025    |    26    |    0 6.0
"Lui usci dalla stanza, per ritornare poco dopo con una bottiglia che le passò sui seni, insistendo sui capezzoli che a contatto con quel freddo diventarono ancora più duri e ritti, scese con la..."
Ciao, io sono un marito cuck virtuale e bsx ed ogni tanto faccio un qualche sogno ad occhi aperti riguardante la mia lei, ve ne racconto uno.
Sono Giordano 51 anni, felicemente sposato da 25 anni con Simona che di anni ne ha 52, non siamo dei fotomodelli, ma nemmeno da buttare via, io ho il sogno di vedere la mia lei che tromba con un altro.
Ne abbiamo parlato ma lei non ne vuole sapere quindi decido di organizzare una cena con un mio amico che sa del mio sogno e vediamo se arriviamo a concludere.
Eravamo a cena a casa sua e avevamo bevuto tre bottiglie di vino roso e dato che lei è quasi astemia e normalmente bevo se non per stare in compagnia, era deliziosamente brilla.
Ci siamo messi sul divano una chiacchiera e un film e lui ha iniziato a baciarla piano, poi mi ha accarezzato dolcemente, con lei che opponeva un po di resistenza ma non troppo poi gli ordina di toglier la camicetta.
L’ha presa per le mani per sollevarla dal divano è l’ha messa al centro della stanza, io ero impietrito e eccitato a vedere tutto ciò, ho visto che era un po’ timorosa per questo ho preso la sua sciarpa di seta e l’ho bendata.
Poi lui le ordina di togliersi i vestiti lentamente e rimano davanti a noi con le calze velate, il perizoma il reggicalze e un reggiseno di pizzo leggero e trasparente che le lascia scoperti i capezzoli, in modo tale che si possano vedere sempre.
Io ero già a mille e lei ancora un po’ impaurita ma molto Tranquilla con l’alcol che le girava in corpo.
Lui si avvicina e le passa una mano sui seni stuzzicandole i capezzoli con le dita e con l’altra mano scendeva sul culo scostando il perizoma e accarezzandomi il buchino ma senza entrare poi arrivò alla figa e ci infilò due dita così violentemente che rimase senza respiro e per non cadere dovette cercare le sue spalle con le mani, le ha rimesso il perizoma tutto nel solco e l’ha spinta addosso al muro e iniziò a tirare il pizzo del perizoma nella fica sembrava che lei non capisse che succedeva il tempo di riprendersi che lui le sfila il perizoma e mentre lo fa le mordeva così forte i capezzoli poi sussultò di piacere quando l’accarezzò con la mano, la sentiva scorrere tra i seni e tra le natiche poi le ordinò di aprire le gambe.
Lui usci dalla stanza, per ritornare poco dopo con una bottiglia che le passò sui seni, insistendo sui capezzoli che a contatto con quel freddo diventarono ancora più duri e ritti, scese con la bocca e le leccò la passera facendola gemere di piacere e aprì bottiglia e la inondò con il contenuto di quella bottiglia, poi la appoggiò a un tavolo vicino e le mise un dito nel culo e uno nella sua figa pelosa e mi accorsi che venne.
Lei era lì con le natiche e i due buchi completamente esposti vedevo che mi stavano ungendo i buchi con olio poi mise il cazzo in figa con colpi profondi e decisi, violenti a seguire gli spaccò il culo come aveva promesso.
Entrò con una forza stette un po’ fermo per farle provare piacere poi lo tirò fuori completamente e lo rimise dentro con violenza per tre volte, la vedevo aprire sempre di più pompava forte e tanto come mai aveva visto fare le sborò in culo un immenso fiume bollente.
Era esausta, ma lui no, la tolse dal tavolo, la fece inginocchiare davanti a lui "Guardami il cazzo" Lo guardò era enorme, "Adesso lecca" e, lei Iniziai a spompinarlo, ormai non capivo più niente vederla trattare così.
Le passò una mano sul viso e la fece scivolare sui seni e le strinse i sui capezzoli.
Scese fino alla fica e voleva ficcarci tutta la mano ci metteva due dita nell’utero, tolse le dita dall’utero, molto poco gentilmente e chiuse mano a carciofo la ruotò dentro e la mosse avanti ed indietro lo fece per non so quante volte
La sentivo urlare le tolse la mano po le ridisse “adesso succhiamelo e fallo bene" si mise in ginocchio davanti, aprii la bocca e iniziai a leccare la cappella. intanto lavorava l’asta con le mani le prese in bocca le palle, prima la destra la succhiò poi leccò tutta la base e prese in bocca l’altra ricominciò a leccare l’asta e leccarla fino alla punta giocava con la lingua sulla sua cappella poi lo prese in bocca fino in gol.
Lo succhiava come un frutto e lo facevo scivolare in gola quanto più poteva le prese la testa con le mani e la spinse ancora più giù e le venne in gola così abbondantemente che rischiava di soffocare ingoiai tutto ma un po’.
Io avevo sborato almeno un paio di volte a vedere tutto questo, lei che si faceva fare tutto e piena di sbora, non so cosa succederà il giorno dopo ma per ora mi vivo il momento.
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